sabato 13 marzo 2010

Come un fulmine



In questi giorni poco raccomandabili mi sono smarrito
in un angolo di casa, innoiato, quasi impietrito,
aprendo abusivamente una parentesi sul da farsi
ho profanato il tempio della beatitudine di poter scrivere,
con una leggera ansia quasi impercettibile, ma reale,
che mi a lasciato senza fiato in questi giorni.
La connessione ad internet non andava a buon fine
un guasto tecnico mi a tagliato fuori dal blog
e sono rimasto come un coglione davanti al monitor.
La parentesi che ho aperto mi a colpito come un fulmine;
"possibile che tutta la mia felicità si raggruppi sempre e solo qua,
quando sono seduto a gambe incrociate su questo sgabello."
Agile nel raccogliere l’ennesima ispirazione del giorno
predisposto a toccare con mano questa magica tastiera
una lettera dopo l’altra per comporre un intrigato mosaico.
Probabile l’idea che sono solo un illuso, lusingato
da me stesso, plagiato da una mente imbrogliona
non posso far altro che approdare ad una domanda:
Tu, proprio tu che stai leggendo queste parole
suggeriscimi, consigliami sul da darsi,
ho bisogno di sapere cosa pensi di questo assolo drammatico.
Scrivo solo fesserie… o nel mezzo delle righe,
individui la mano invisibile che veglia su di me?

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Giulia

Vorrei scrivere milioni di parole per poter scappare da un ‘opinione Vorrei scrivere con passione per poter fuggire dalle regole ...