giovedì 29 luglio 2010

La Crisi



Di questi tempi si sente spettegolare da tutti di questa benedetta crisi,
ora mai gli argomenti di discussione non variano, ma sono questi:
Crisi di qua, crisi di la,crisi di giù, crisi di sopra e di sotto
il mondo sta andando alla deriva sta andando a farsi fottere.
Le borse di tutto il mondo stanno crollando, non so da dove,
comunque sono anni difficili, ci aspetta un futuro incerto
Ci si alza alla mattina sperando che tutto rimanga come prima
si continua a lavorare anche se lo stipendio non è garantito.
Siamo nel bel mezzo di una decadenza senza paragoni
il lavoro diventa oro e i padroni sono sempre più padroni.
Crisi di qua, crisi di la,crisi di giù, crisi di sopra e di sotto
ma io che vivo su un altro pianeta ho notato un aneddoto.
Spiegami come mai in questa settimana c’e il bollino rosso
perché milioni di persone stanno lasciano le loro abitazioni.
Autostrade, aeroporti, porti, treni, persino le piste ciclabili
sono sature, tutti quanti in direzioni diverse, tutti in ferie.
E da un mese che stò cercando un alloggio al mare
e non riesco a trovare un beato hotel, sono tutti al completo.
Quindi mi viene da chiedermi nel vedere le locandine chiusi per ferie;
dove trovano i soldi per partire lasciandosi tutto alle spalle.
Io che come tanti rimango in Brescia città per tutto agosto
e vedo il centro che piano diventa come un deserto mi chiedo:
ma cosa vi lamentate a fare, smettete di fare come stupide galline
se ci fosse una crisi in corso non potresti lasciarti i debiti a ritroso.

giovedì 22 luglio 2010

Caldo Terrificante



In questi giorni c’e un caldo terrificante, manca l’aria
tutti imprecano , tutti che partono, tutti che si lamentano
perché in città c’e un tetto d’ afa che a dell’incredibile.
Non si sa dove nascondersi per avere un attimo di tregua
per avere quella piacevole fantastica sensazione, quel lusso
di stare bene e di non sentire questo irrespirabile caldo afoso.
In questi giorni vengono alla luce vecchie signore
rimaste rinchiuse per mesi nelle loro tane riparate dal freddo
bianche cadaveriche, sembrano arrivare da un ‘altro mondo.
Il sole picchia poderoso, si fa sentire prepotentemente
su di noi poveri mortali; è sempre lì, sulle nostre teste
a mettere a dura prova la nostra pazienza la nostra fermezza.
Le persone camminano a rilento piano piano, piano piano
i bar si svuotano perché nel bere non c’e nessun rifugio
ed i centri commerciali si affollano tutti a far finta di rifornirsi.
Per chi come me deve comunque lavorare svolgere un incarico
e comunque raccomandabile smettere di lamentarsi
perché più ci si lamenta e più il caldo terrificante aumenta.
Quindi perché non provare a lasciare che sia quel che sia,
che il caldo si fotta, non facciamo di tutto un conflitto
bisogna concentrarsi sul da farsi e non sull’allarme siccità
Perché non provare a ricordare i mesi passati raffreddati
tutti in coda in farmacia a comprare l’antinfluenzale
a bere sciroppo a prendere antibiotici sotto le coperte.
Una doccia fredda e poi un’altra ancora e poi ancora
frutta a manetta, acqua e invece di guardare sempre l’ora
alza lo sguardo al cielo e goditi fin che puoi questo azzurro.
Goditi fin che puoi questo caldo terrificante ed i suoi colori.

giovedì 8 luglio 2010

Lavoro Duro



Fanculo al lavoro duro, fanculo ad una posizione rispettabile
fanculo alle apparenze, fanculo alla mediocrità inspiegabile
Non vale la pena sprecare del tempo prezioso per del finto oro,
per il luccichio di cose materiali nel morire di duro lavoro.
C’e da fare, esplorare, c’e un mondo infinito che aspetta solo te
c’e da coltivare della consapevolezza con gran riservatezza.
Salta con me, saltiamo insieme e vedrai che la rete apparirà
se anche tu come me credi, intuisci, che c’e qualcosa di più.
Oltre al tuo giardino di casa, oltre a un’occupazione sicura
oltre quest’orizzonte, oltre questa miriade di gente taciturna.
D’accordo non c’e nessun accordo o si mangia e si tira la cuoia,
si pensa al bisogno primario si lancia l’esca e il pesce abbocca.
Ma dietro a questa fetta, oltre a questa scalmanata fretta
si nasconde un insignificante, disgustosa vita senza significato.
Non ho più quella felicità quella sfottuta spontaneatezza
lavoro troppo e non riesco più a mandare giù quest’osso.
Fatico così tanto che a volte non mi ricordo il mio cognome
e faccio fatica a trovare del tempo per ricordarmi il mio nome.
Ma purtroppo mi dicono che non mi posso nemmeno lamentare
perché io ho un’attività, non mi manca niente e ho da mangiare
Ma scusate se è poco, ma non riesco o forse non voglio
e le uniche parole che mi risalgono alla bocca sono…
Fanculo al lavoro duro, fanculo ad una posizione onorevole
fanculo alle vesti, fanculo alla normalità incomprensibile
Non vale la pena sprecare del tempo prezioso per del finto oro,
per lo splendore di oggetti grossolani e nel spirare di duro lavoro.

giovedì 1 luglio 2010

Attacchi di Panico




Soffro di una strana forma depressiva e d’ansia sociale
che se non curata sfocia in un principio maniacale...
Strano modo per etichettare questo malumore
questa forma di esaurimento mentale provocato da stress.
Si sto parlando di attacchi di panico, panico da stress
questo male oscuro che sta spopolando fra la popolazione.
Questo sintomo fisico mentale che oscura la gioia di vivere
che ti cambia la visuale, che modifica i preconcetti.
Quindi... via, medicinali a manetta senza tregua, antidepressivi (SSR)
per cercare di normalizzare i livelli di serotonina mancanti
Io sono promotore di questo disagio, anzi sono il fondatore
sempre in prima fila a dichiarare guerra senza dilazione.
Quante volte ho visto la morte in faccia con la sua espressione
ore passate paralizzato nel buio con il cuore che sta per scoppiare
Il livello di serotonina nel cervello e impreciso, inesatto
ed ecco che le prime forme mentali difettose; ed è panico!!
Mi è stato detto che il concetto sta nella troppa iper sensibilità
che si da a questi messaggi, imprecisi, inappropriati.
Comunque sia non importa per l’ennesimo crack,
ciò che conta e che domani vedrò ancora il sorgere del sole.
E se poi piove, va bene lo stesso comunque sia e vita mia,
perché anche la pioggia e sentirsi vivo.è energia
Gli Attacchi di panico sono e il malessere del duemila
ne soffrono milioni di persone in tutto il pianeta.
All’ora perché nascondere; parliamone senza vergogna
se necessiti di una mano io sono ininterrottamente qua
Come ti dicevo sono il promotore di questa merda
ti aiuterò a superare la tua misera, sfortunata soglia.
Allungami la tua mano non sei solo non lo sei mai stato
su dai, mi chiamo Francesco Rossi un nome, una garanzia.
Soffri solo di una strana forma maniaco depressiva…
strano modo per definire un crollo di chi lavora e si fa il culo.
Strano modo per descrivere un disagio di chi non ai mai provato
quella sensazione di sentirsi fuori luogo ed abbandonato.

Giulia

Vorrei scrivere milioni di parole per poter scappare da un ‘opinione Vorrei scrivere con passione per poter fuggire dalle regole ...