una vocina si destreggia fra mille ingranaggi di assillante pensiero,
vuole condurmi verso l’oasi tanto desiderata, ma come non capisco.
Sono nel bel mezzo del deserto, intontito da questo maledetto caldo,
assetato di verità, mi trascino a fatica, imprecando contro la malasorte
perché non afferro; non intuisco, non mi dò pace nelle giornate storte.
Quando sembra che tutto quanto si muova nella direzione giusta,
mi ritrovo con un nuovo problema che devo risolvere nel giro di 1 ora;
quando sento pulsare da dentro un nuovo sentimento ma...non è ora.
È quando arriverà la mia ora se non adesso, la desidero l’aspetto,
sono caduto centinaia di migliaia di volte con mille giornate storte
i giorni passano veloci, freddi da fare schifo, inquietante, assordanti.
Mi consulto sul fatto che forse l’oasi tanto desiderata e solo una bugia,
una cazzata mia e solo mia, irrangiungibile inesistente ed in spiegabile
La vocina che si fa strada nella mente è solo un barlume di pazzia
non riesco, non voglio, non ne sono capace ad accettare .
Tuttavia non c’e dolore, acciacco o pensiero che tenga
un centimetro al giorno stò percorrendo questa strada
ed arriverò comunque a dissetarmi in quell’oasi...di merda.